Ricerca e training in psicodramma analitico individuativo

2018 03 05 supervisione ECM 2018 miniIl corso di supervisione è finalizzato ad approfondire il tema della diagnosi e della cura dei pazienti assumendo il paradigma del reciproco influenzamento di contesto sociale, storico, familiare e strutturazione psichica.
L’approccio alle costellazioni trans generazionali con l’orientamento junghiano sviluppato con lo psicodramma, permette di fare memoria in forma analogica delle mitologie famigliari ed individuali che hanno partecipato alla costruzione delle attuali identità e di ri-prendere in carico se stessi, ri-combinando il presente con il passato per progettare il futuro.

Le narrazioni create e giocate nel gruppo di psicodramma analitico intervengono a ricomporre con ulteriori connessioni di senso gli eventi in cui i pazienti e noi siamo immersi e alla cui costruzione partecipiamo. Il tutto come tentativo di capire, al di là dell’unilateralità, la sofferenza psichica e la sua evoluzione e per sviluppare l’integrazione tra le parti. In questa ottica il gruppo si pone come strumento terapeutico privilegiato per approcciare le dinamiche relazionali con i nodi e gli svincoli e per riflettere sulla prassi, sugli obiettivi e sulla valutazione del lavoro clinico.

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Le metafore che ci aiutano a descrivere ciò che succede nei gruppi di psicodramma analitico.

Scritto da: Dott.ssa Vanda Druetta

E' uso in psicologia servirsi di metafore e di analogie per esprimere contenuti non altrimenti esprimibili. Ne abbiamo tutti esperienza.
L' introduzione di concetti quali campo, matrice, rete, ruoli, elaborati in ambiti scientifici differenti, rimandano alla necessità di effettuare delle trasposizioni analogiche da una scienza all'altra con buon vantaggio per la psiche impegnata a riflettere su se stessa.
Nella prospettiva epistemologica della complessità descrivere la natura della psiche e la sua vita comporta a volte il rischio di perdere stimoli e contenuti che per varie ragioni di incompatibilità relativa o assoluta con la coscienza vengono respinti o vengono privati del loro valore evocativo e della necessaria ulteriorità e che non potrebbero essere superati se non attraverso passaggi analogici.
Le analogie, e riferendomi allo psicodramma, è meglio pensare alle immagini concretizzate col gioco, con il loro dire molto di più e contemporaneamente molto di meno , inseriscono il pensiero in un ventaglio molteplice e multidirezionale di collegamenti, mantenendo il contatto tra la dimensione razional/scientifica e la dimensione trascendente del misterioso.

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Scritto da: Dott.ssa Vanda Druetta

Secondo l’ottica di ricerca junghiana, ogni uomo contiene in sé una trama il cui intreccio è costituito dai tratti individuali e dal senso storico e sociale del suo appartenere al collettivo. Lo svolgersi di ogni esistenza avviene in un insieme di relazioni preesistenti ed attuali, in cui sono dati e si sviluppano molteplici legami ,consci ed inconsci, personali e transpersonali .

Quindi è dalla appartenenza ad una storia relazionale che ciascun individuo beneficia di una quantità e di una qualità di sicurezza e di possibilità di dare un senso agli eventi che accadono nell’incontro con l’altro e di istituire e mantenere la coerenza del senso dell’identità.

Nei gruppi in cui ci troviamo a nascere e a vivere si crea lo spazio per reagire ad una situazione specifica con l’altro. Essi ci offrono un insiemi di legami emotivi e affettivi, ci stimolano l’assunzione di ruoli o modelli di rappresentazioni di noi , degli altri e dei contesti e prevedono o ci prescrivono l’autonomia, la libertà, l’individualità.
Si tratta di un processo complesso in cui, soltanto quando si crea una congiunzione nelle progettualità dei protagonisti delle relazioni, la riflessione reciproca diventa trasformativa e crea nel presente le condizioni per un divenire qualcosa che ancora non è.

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Scritto da: Dott.ssa Vanda Druetta

La parola psicodramma , fin da quando J.Moreno l'ha coniata , ha attraversato campi conoscitivi differenti, sviluppando fenomeni originali e variegati che in varia misura hanno fatto ampliare la dimensione storico-culturale del termine.
L'etimologia ci rimanda a psiche, che originariamente indicava l'anima, e a drama: azione, movimento. Nella sua comprensione più diffusa esso evoca suggestioni di incontri dove agiscono temi umani carichi di emozioni e di affetti in forme, a volte, intense ed esagerate.
La dimensione evocativa, accompagnata al fatto che le esperienze di Moreno si sono diffuse in America e in Europa prima della loro sistemazione teorica, giustifica l'ampio diffondersi in contesti che esulano dal clinico, del termine psicodramma e delle suggestioni che esso attiva.
Anche all'interno della comunità scientifica che si occupa dello sviluppo psicologico dell'uomo il termine psicodramma ha avuto differenti sviluppi e campi di applicazione operando sintesi con variegate teorie psicoanalitiche , pedagogiche, sociologiche, filosofiche.
Nella mia esperienza, inizialmente di paziente, poi di terapeuta clinica e di didatta, lo psicodramma si è incrociato con molteplici esperienze teoriche e pratiche mie, dei pazienti con cui ho condiviso i percorsi e di colleghi impegnati a sviluppare modelli clinici affini o no. E più in generale del sapere scientifico sulla clinica, superando gli iniziali aspetti spontaneisti per avviarsi verso un modello strutturato e confrontabile.

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