Approfondimento 2 - Teoria dei ruoli

Teoria dei ruoli

teoria dei ruoli 01

Lo schema è esemplificativo della teoria dei ruoli: il vertice superiore rappresenta le dinamiche di gruppo che, in un gruppo di psicodramma, possono anche venir viste come i ruoli che ciascun membro assume in relazione a quelli che attribuisce agli altri. Tali ruoli si esplicitano sia nell'interazione diretta, sia con il presentarsi di ciascuno, raccontando e drammatizzando specifici episodi della propria vita, sia ancora con lo stile con cui ognuno impersona i ruoli che viene chiamato a rappresentare nelle scene portate dagli altri partecipanti. Il vertice inferiore destro rappresenta i ruoli che ciascun membro ha avuto nella sua storia passata o che hanno avuto persone per lui significative. Le frecce che uniscono i due vertici rappresentano rispettivamente lo strutturarsi dei ruoli assunti qui ed ora in gruppo, col sommarsi, fondersi e modularsi, per essere adeguate alle nuove situazioni, delle esperienze passate, e il riemergere di ricordi attivati dalle particolari dinamiche del gruppo terapeutico. Il vertice inferiore sinistro si riferisce ai ruoli intrapsichici (funzioni, modelli interiori, complessi autonomi) spesso rappresentati dai personaggi dei sogni, delle fantasie e dei deliri. Tali nostri ruoli interni strutturano il mondo interiore, dando un senso al caotico fluire di rappresentazioni, immagini e impulsi, allo stesso modo in cui i ruoli esterni strutturano i percetti del mondo circostante in una realtà, dotata di significato e costituita da relazioni interpersonali. Ora, (frecce a doppio senso dal lato inferiore) tali parti interiori, si costituiscono prendendo a modello particolari aspetti di persone incontrate nel mondo esterno e, a loro volta, attraverso un processo di proiezioni e assimilazione, influenzano il modo in cui vediamo tali persone. La stessa relazione infine vi è (come indicato dallo schema) tra ruoli interni attivati dalla dinamica del gruppo in ciascun membro e ruoli assunti/attribuiti di volta in volta nel gruppo stesso. La scena che verrà drammatizzata viene tratta per lo più da un evento della storia passata di un membro del gruppo (vertice inferiore destro) o da sogni e, più di rado, fantasie o deliri (vertice inferiore sinistro) eccezionalmente da eventi successi in precedenza, nel gruppo stesso.

La scena costituisce l'interpretazione della rete di relazioni prima esposte: vivendo e nello stesso tempo cogliendo riflessivamente il senso della propria parte giocata, confrontando il qui ed ora del gruppo col e allora della scena evocata, riappropriandosi, attraverso il cambio dei ruoli, delle proprie parti proiettate su altri nel mondo reale o in quello onirico, i protagonisti sono portati a comprendere non solo razionalmente, ma in tutto il loro spessore le relazioni tra dinamica di gruppo, mondo interiore e storia della vita di ciascuno.

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